Affitti brevi: Cin obbligatorio dal 1° settembre
Importante novità in arrivo per il mercato degli affitti brevi: dal 1° settembre entra in vigore il CIN – Codice Identificativo Nazionale, un nuovo modello, appositamente ideato per dare un’ulteriore stretta all’evasione fiscale nel settore turistico.
Il nuovo modello è stato previsto dall’articolo 13 ter del decreto-legge 18 ottobre 2023, n. 145, convertito dalla legge 15 dicembre 2023, n. 191 per assicurare la tutela della concorrenza e della trasparenza del mercato, il coordinamento informativo, statistico e informatico dei dati dell’amministrazione statale, regionale e locale e la sicurezza del territorio e per contrastare forme irregolari di ospitalita’.
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Il Cin, era già stato previsto per legge nel 2019 ma sarà operativo solo dal prossimo settembre. Sarà assegnato tramite apposita procedura automatizzata, dal Ministero del Turismo, previa presentazione in via telematica della relativa istanza
Si avvia così una procedura che sarà determinante per la definizione del CIN e rendere interoperabili le banche dati regionali con quella nazionale. Un processo complesso che richiede il massimo impegno da parte di tutti i soggetti coinvolti, ha spiegato il Ministro del Turismo Daniela Santanchè.
Il registro Unico è destinato a sostituire l’attuale modello regionale in linea con le disposizioni del regolamento europeo che regola la raccolta e la condivisione dei dati sui servizi di locazione di alloggi a breve termine, modificando il regolamento (UE) 2018/1724.
Cin per affitti brevi: le prossime tappe
Il Codice Identificativo Nazionale (CIN) rappresenta una novità significativa nel panorama degli affitti brevi e turistici.
L’entrata in vigore del CIN, prevista per il 1° settembre, seguirà una fase di sperimentazione e l’armonizzazione con i codici già in uso Il percorso verso la completa operatività della piattaforma nazionale prevede una fase di avvio graduale, partendo dalle regioni più avanzate tecnologicamente, che parteciperanno volontariamente alla fase pilota. Il Ministero è impegnato in un significativo sforzo tecnologico per integrare le banche dati territoriali delle 19 regioni e delle due province autonome.
Tra giugno e luglio è prevista una fase di sperimentazione, e dal 1° ettembre 2024, il portale telematico del Ministero del Turismo sarà ufficialmente operativo come attestato dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Nelle more dell’attuazione, come chiarito in un comunicato del Ministero del Turismo del 03/05/2024, i titolari delle strutture ricettive e i locatori di unità immobiliari per finalità turistiche o di immobili in locazione breve saranno tenuti a rispettare le normative regionali attualmente vigenti e, pertanto, a continuare ad utilizzare il Codice regionale o provinciale, laddove previsto nonché, nel caso di nuove strutture o di nuove attività di locazione, a richiedere l’assegnazione dello stesso all’ente territoriale di competenza
Sanzioni per chi non si adegua
La norma pone a carico di chiunque proponga o conceda in locazione, per finalità turistiche un’unità immobiliare ad uso abitativo o una sua porzione, al soggetto titolare di una truttura turistico-ricettiva alberghiera o extralberghiera, l’obbligo di esporre il CIN all’esterno dello stabile in cui è collocato l’appartamento o la struttura, nonchè ad indicarlo in ogni annuncio ovunque pubblicato e comunicato. Parimenti è posto a carico dei soggetti che esercitano attivita’ di intermediazione immobiliare e dei soggetti che gestiscono portali telematici l’obbligo di indicare, negli annunci ovunque pubblicati e comunicati, il CIN dell’unità immobiliare destinata alla locazione per finalità turistiche.
Il CIN dovrà essere esposto all’esterno degli stabili e indicato in ogni annuncio.
Le sanzioni per il mancato rispetto di questa disposizione possono arrivare fino a 8.000 euro per chi loca senza CIN e fino a 5.000 euro per chi omette di indicarlo negli annunci.